Il Movimento per il riconoscimento dei diritti e dei doveri culturali nasce dalla necessità di influire sui decision maker al fine di sviluppare un modello di società contemporanea che rivendichi l’importanza della percezione, il riconoscimento, il rispetto e l’applicazione dei diritti culturali.
Il movimento si pone come obiettivo di rafforzare la dimensione culturale all’interno della Costituzione chiedendo una legge costituzionale che modifichi:

  1. l’articolo 2 quando tratta di doveri e di solidarietà;
  2. l’articolo 3 quando tratta di rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadinie di allargare il concetto di organizzazione del Paese.

Le richieste di modifica, in neretto, consistono nell’aggiunta della parola culturale che nel testo in vigore non compare.

Articolo 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale e culturale.

Articolo 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica, sociale e culturale del Paese.